“Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene”

(A. Adams)

Molti di noi appassionati hanno visto questa immagine iconica.

Ritrae all’opera un uomo che a buon titolo è considerato uno dei “maestri” della fotografia, ovvero Ansel Adams.

E molti di noi guardando questa foto stanno sicuramente pensando che se 80-90 anni fa per scattare una foto ci fosse stata da fare tutta la fatica che la posizione (e la grandezza del sistema di ripresa) suggeriscono, probabilmente il nostro hobby/lavoro sarebbe stato un altro … ?

Ansel Easton Adams nasce a San Francisco nel Febbraio 1902, in una famiglia agiata dove il padre è imprenditore di successo. Durante il terribile terremoto del 1906 (3.000 morti nella sola città di S. Francisco) cade a terra e si frattura il setto nasale: l’incidente gli provoca una piccola deformità al naso che lo accompagnerà per tutta la vita. Un problema di salute ben più grave è quello che lo colpisce dodicenne nel 1914, con il “coronavirus” dell’epoca (il morbillo, a quei tempi una malattia molto grave) che lo costringe a letto per 2 settimane. Il padre legge molto per lui, in particolare il libro “In the Heart of the Sierras” scritto da J.M. Hutchings a fine Ottocento. Il testo contiene molte descrizioni e illustrazioni del parco dello Yosemite in California. Queste sono ad esempio alcune parole “La grandiosità del panorama era addolcita dalla foschia sospesa sopra la valle – sottile come una ragnatela – e dalle nuvole che in parte celavano le montagne e gli strapiombi più alti

La famiglia di Ansel Adams
Ritratto di Ansel Adams
Ritratto di Ansel Adams
Ritratto di Ansel Adams

E qui che “scatta” (piaciuto il gioco di parole? ?) qualcosa dentro il bambino. Guarito, Ansel rilegge più volte il libro e lo Yosemite (che diventerà poi il suo soggetto preferito) gli entra dentro. La famiglia Adams (con una “d” sola mi raccomando ? ) nel 1916 lo porta in gita proprio lì, regalandogli il primo giorno una Kodak Box Brownie, una delle prime fotocamere portatili della storia. Loro non lo sanno, ma è quel giorno che inizia il percorso di uno dei più grandi fotografi di paesaggio del mondo. La Brownie è prodotta dalla Kodak dal 1900. Costa relativamente poco (1-2 dollari, che corrisponderebbero oggi a 25-30 euro più o meno). E’ fatta di cartone e legno, è quanto di più basic si possa fare ed è pensata per il pubblico di massa: infatti ha un successo incredibile. Scatta foto quadrate di poco più di 2 pollici di lato – 6cm scarsi – su pellicola. Paragonata ai nostri mostri tecnologici di oggi giorno stiamo parlando di meno di un giocattolo….

la Kodak Brownie usata all'inizio da Ansel Adams

Però gli ingredienti ci sono tutti ormai: il paesaggio e la sua bellezza (e la sua tutela, molto cara ad Adams, che si iscrive nel 1919 al Sierra Club, tra le maggiori organizzazioni ambientaliste d’America), una macchina fotografica e … il talento!

Già perché il ragazzo ci sa fare, pubblica per 4000 dollari il suo primo portfolio – sullo Yosemite, sorpresi? – nel 1927 e l’anno dopo, oltre a sposare Virginia Best che sarà la sua compagna di vita, diventa il fotografo ufficiale del Sierra Club. Un sodalizio questo che durerà tutta la vita.

Fotografia di paesaggio in bianco e nero

Nel 1932 fonda il gruppo f64 – come il diaframma più piccolo utilizzabile all’epoca, massima profondità di campo e nitidezza – che rinnega il pittorialismo ovvero la foto che si avvicina al dipinto, per sposare i principi della “straight photography” (fotografia diretta), che ha canoni espressivi propri e che riflette esattamente lo spettacolo della natura.

Fotografia di paesaggio in bianco e nero

Ora a questo punto però facciamo outing….

Il bello della fotografia è che è un linguaggio che si presta molto a diverse situazioni: dal ritratto in studio in posa alla street d’istinto, dalla macro per riuscire a contare le zampe di un millepiedi alle foto panoramiche di valli e montagne. Non può piacere tutto e chi scrive personalmente non ha tra le sue preferenze la foto di paesaggio

PERO’

È innegabile la “forza” e la bellezza di molte foto di Adams anche per chi non è un paesaggista. Foto come questa…

Fotografia di paesaggio in bianco e nero

e questa

Fotografia di paesaggio in bianco e nero

e questa

Fotografia di paesaggio in bianco e nero

La sua opera ci mostra come erano i parchi nazionali americani prima dell’intervento massiccio dell’uomo. Per rendere al meglio questi paesaggi Adams inventa il sistema zonale (di cui parleremo sicuramente in un altro articolo).

In brevissimo: una tecnica che serve per valutare l’esposizione e la metodologia di sviluppo per ottenere la massima gamma tonale di una scena, di un paesaggio. Un modo per trasporre il più fedelmente possibile la luce nella scala di grigi dell’immagine finale (Adams scattava come tutti all’epoca in bianco e nero). Una curiosità: questa tecnica, anche se soprattutto improntata verso il bianco e nero, può essere applicata
anche, a livello di concetto, alla fotografia digitale ma …. Vi ho già detto che ne parleremo no? ?

Fotografia di paesaggio in bianco e nero

Per chiudere su Ansel Adams: dedica tutta la sua carriera alla fotografia, ottenendo numerosi riconoscimenti e premi per le sue opere. Nel 1980 il presidente Jimmy Carter gli consegna la medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile per il suo paese. Muore nel 1984 e due anni dopo in sua memoria gli viene dedicato un monte in Sierra Nevada, che oggi si chiama Monte Ansel Adams e raggiunge i 3500 metri. E’ giustamente considerato, come detto all’inizio, uno dei padri e maestri della fotografia come oggi la conosciamo.

Fotografia di paesaggio in bianco e nero

Se vuoi toccare con mano il lavoro di Ansel Adams guarda questo documentario di Beaumont Newhall:

Ritratto di Ansel Adams

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