“Amo creare tramite l’uso della fantasia,
tramutando in immagine i miei sogni.”

(David LaChapelle)

Leggendo l’aforisma di David LaChapelle – il maestro della fotografia di cui parleremo in questo articolo – viene da chiedersi che razza di sogni faccia 😊

Il visionario, anticonformista, iconico fotografo statunitense è a buon conto degno del titolo di maestro in campo fotografico.
Nei nostri corsi diciamo sempre che i bravi scrittori per esserlo devono leggere molto autori di qualità.
Ecco, per diventare bravi fotografi bisogna guardare e “studiare” molto coloro che hanno segnato la strada, coloro che con la loro arte hanno trasformato gli scatti in qualcosa di più che semplicemente delle belle foto.
In particolare LaChapelle è sicuramente qualcuno che può dare molto. Perché – probabilmente – le sue foto escono dalla nostra “zona di comfort”.
Prendiamo ad esempio la sua versione dell’ultima cena del 2003:

David LaChapelle Ultima Cena

Tutti i diritti riservati © David LaChapelle

In questa foto c’è molto della sua poetica: il sacro declinato con anticonformismo, i colori accesi ed una messinscena dall’inequivocabile sapore pop – lui che è stato iniziato al lavoro di fotografo a 18 dal re della pop-art  Andy Warhol – e soprattutto la volontà forte di far passare attraverso la sua foto un messaggio potente.
Come detto da lui stesso “Se Cristo tornasse, con chi andrà, quali saranno i suoi discepoli oggi? I potenti o i poveri, i dimencati e gli oppressi? Questa è la mia risposta”.
E la risposta è chiarissima David 😊

Ma riavvolgiamo il nastro dall’inizio.
Questo giovane del Connecticut come è diventato uno dei più celebrati esponenti della fotografia dei nostri tempi?
Fatale è stato l’incontro con Warhol – uno che di talenti ne ha scoperti parecchi – che, come detto, a 18 anni lo fa iniziare a lavorare per la leggendaria rivista Interview, magazine fondato dallo stesso Warhol nel 1969.
Lì viene a contatto con il caleidoscopico mondo che mescola lo star-system, la musica, la moda e l’arte. Fioccano le copertine sulle riviste internazionali e i suoi personali ritratti a tante celebrities, tra cui soprattutto Madonna e Michael Jackson, senza dimenticare attrici come Angelina Jolie e Pamela Anderson (quest’ultima da lui considerata una delle sue muse).

David ha uno stile unico e originale: rappresentazioni fiabesche e oniriche su cui spesso si stagliano corpi statuari immersi in atmosfere surreali e ricche di colori. Da sempre legato alla dimensione del sacro e dello spirituale, questo legame si fa se possibile ancor più forte nel 2006 con l’incontro avvenuto in Italia con un grandissimo artista. Beh, più che un incontro con questo artista diciamo che c’è un incontro rivelatore con la sua arte….

David LaChapelle infatti nel 2006 visita la Cappella Sistina e “conosce” dal vivo Michelangelo, un maestro da lui particolarmente amato. Per usare un termine che gli farebbe piacere, possiamo dice che l’artista americano ha una vera e propria epifania…. Queste le sue parole per descrivere il suo legame artistico con il Buonarroti (e con un altro artista fondamentale per lui)

David LaChapelle Diluvio Universale

Tutti i diritti riservati © David LaChapelle

 
Michelangelo Diluvio Universale

“Michelangelo è stato un artista che fin da quando ero piccolo mi è sempre interessato tantissimo, ero davvero attratto da lui; mi piace tutto il Rinascimento, però in modo particolare Michelangelo, per qualche motivo è sempre stato un artista che mi ha preso tantissimo: Michelangelo e Michael Jackson, i miei grandi eroi, tutti e due.”

Ecco, dovendo scegliere uno dei suoi innumerevoli soggetti – non ce ne vogliano gli altri – non si puo’ parlare di David LaChapelle senza parlare anche di Michael Jackson: non solo un soggetto da ritrarre ma anche un amico difeso a spada tratta dalle accuse che ne hanno turbato la parte finale della carriera. LaChapelle ha ritratto Jackson così:

Tutti i diritti riservati © David LaChapelle

 

Dopo aver lasciato il mondo della moda – in cui non si riconosceva più – nel 2006, oggi David LaChapelle risiede gran parte dell’anno a Maui, in una fattoria biologica, vivendo secondo un suo credo spirituale e dedicandosi ad altri progetti. Se vi piace il suo stile e lo ritenete fonte d’ispirazione, chiudiamo questo articolo con una sua dichiarazione alla presentazione del calendario Lavazza 2020: 
“Che consiglio darebbe ai giovani fotografi che oggi si ispirano a lei, la copiano?
«Fate i pittori»”

Tutti i diritti riservati © David LaChapelle

 

Vuoi conoscere meglio David LaChapelle?
Guarda l’intervista a che tempo che fa:

Intervista di Fazio a David LaChapelle

Vuoi approfondire la vita e le opere di David LaChapelle?
Ecco il link al suo sito ufficiale:

https://www.davidlachapelle.com/

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con la preziosa collaborazione di Fabrizio Sambugar
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