“Se non scali la montagna
non ti potrai mai godere il paesaggio”

(Pablo Neruda)

Vuoi fare foto. E fin qui ci siamo.
In montagna. Vabbè, ci sarà da faticare.
D’inverno… Ok, allora bisogna essere pronti. E la prima cosa da fare è leggere il nostro articolo per sapere tutto quello che ti serve 😉

Viaggio Fotografico Sicilia, Isole Eolie ed Etna

Tante le domande: che tipo di uscita voglio fare? E che attrezzatura dovrò mettere nello zaino oltre eventualmente a ramponi, ciaspole, picozza….?
E soprattutto qual è la cosa più critica?

Alzi la mano chi voleva rispondere “trovare un rifugio dove mangiare e bere una grappetta” 🙂
Scherzi a parte partiamo dalla cosa più critica ovvero il peso dello zaino: in primis perché saranno le mie spalle a sopportarlo, poi perché necessariamente mi dovrò ricavare dello spazio per la mia attrezzatura fotografica.

Viaggio fotografico Vulcani delle Eolie e Etna

Esistono due situazioni riconducibili alla “fotografia in montagna”

Nel primo caso scelgo un luogo visionandolo precedentemente, lo raggiungo ad una determinata ora del giorno per avere determinate condizioni di luce e mi porto tutta l’attrezzatura necessaria per fare uno specifico tipo di foto.

Nel secondo caso decido di fare un’escursione scegliendo il tragitto e per gli scatti mi lascio ispirare da quello che vedo nella gita. Quindi mi porto l’attrezzatura fotografica che ritengo necessaria per fare il maggior numero di cose.

Viaggio fotografico Vulcani delle Eolie e Etna

Nella prima situazione farò pochi scatti ma ragionati, per ottenere una fotografia nelle migliori condizioni di luce del luogo. Nella seconda situazione andrò a realizzare delle istantanee nel momento in cui passo per un determinato luogo, indipendentemente dalle condizioni di luce: otterrò perciò dei risultati molto diversi.

Viaggio Fotografico Sicilia, Isole Eolie ed Etna

Ma quindi cosa è meglio portare con me dovendo affrontare una – probabilmente – lunga escursione?

Di fronte alla stessa domanda Aragorn, nel “Signore degli Anelli” risponde ai suoi compagni d’avventura “Viaggeremo leggeri, andiamo a caccia di orchi” 🙂 Tenendo per buono il fatto di viaggiare leggeri, noi si andrà invece a caccia di foto! Il corpo macchina deve essere light, quindi le full frame sarebbero da scartare, proprio per la grandezza del sensore e quindi anche dei rispettivi obiettivi. Consigliamo strumenti con sensori APSC e QUATTRO TERZI, ideale una mirrorless: i corpi macchina sono più piccoli di quelli delle reflex, e a parità di obiettivi anche qui si guadagna in compattezza e si viaggia più leggeri.

Che obiettivi porto?

Viaggio Fotografico Sicilia, Isole Eolie ed Etna

Partiamo dalle basi: la montagna è “paesaggio” quindi un grandangolo per inquadrare una porzione molto ampia è d’obbligo, senza tralasciare un teleobiettivo se desidero prendere dei dettagli.
Uno zoom molto luminoso di solito è più ingombrante mentre con uno meno luminoso risparmio in peso da portare. Qui naturalmente la soluzione del dilemma è lasciata ad ognuno. Una buona alternativa potrebbe essere un obiettivo fisso: solitamente sono molto luminosi ma allo stesso tempo anche compatti.

Ok ho scelto l’attrezzatura ma adesso come la sistemo per averla a portata di mano?

Una soluzione è comprare uno zaino da trekking con all’interno degli scomparti per la macchina fotografica: soluzione secondo noi molto costosa e poco pratica, perché ogni volta per accedere all’attrezzatura bisogna levarsi lo zaino.

In base alla nostra esperienza fatta di numerose prove sul campo (e considerando la temperatura esterna poco favorevole all’elettronica), la soluzione migliore è di fissare un fodero con la macchina dentro direttamente al fianco dello zaino, e dall’altra parte eventualmente un fodero con il secondo obiettivo, sempre fissato allo zaino.
Una specie di cinturone tipo cowboy (versione grande Nord, altro che selvaggio West), con l’attrezzatura a portata ma allo stesso tempo protetta dal freddo. In più in questa situazione si hanno le mani libere, che in montagna male non fa.

Viaggio Fotografico Sicilia, Isole Eolie ed Etna

Ma veniamo alle “rogne” nello scattare 🙂
E a tutti gli accorgimenti per evitarle!

In una situazione di forte contrasto di luce (soprattutto con la neve) la macchina si inganna facilmente. Questo perché tutti gli esposimetri sono tarati per leggere il 18% della luce riflessa dal soggetto.
Non è naturalmente casuale: la maggior parte delle situazioni fotografiche come paesaggi, persone o monumenti riflettono di norma il 18% della luce.

Ad esempio qui sopra vediamo la riproduzione di un CARTONCINO GRIGIO, che oltre a essere di un grigio completamente neutro, riflette esattamente il 18% della luce. Se puntate la vostra fotocamera verso questo cartoncino, otterrete nel 100% dei casi e indipendentemente dalla quantità della luce che lo colpisce, una perfetta e corretta accoppiata tempo/diaframma.

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Quindi quando ci troviamo in una situazione molto chiara, la macchina riporterà il tutto a un grigio 18% . E lo farà “scurendo” la scena: ecco spiegato il motivo per cui le foto sulla neve – di natura molto luminose – sono tutte sottoesposte.
Al contrario invece, quando siamo in una situazione molto scura, la macchina riportando il tutto ad un grigio 18% tenderà a schiarire la scena.
Quindi vi suggeriamo nel caso della foto di paesaggio in montagna di usare la misurazione della luce su tutto il fotogramma, e di default sovraesporre di 1-2 stop.

Oppure usare la misurazione spot su una zona di grigio medio, come ad esempio il cielo blu.

Nelle situazioni più critiche e di forte contrasto, una buona soluzione potrebbe essere quella di utilizzare il bracketing sull’esposizione, impostando il numero di scatti a circa 3-5 , e la differenza di esposizione di circa uno stop. In questo modo, utilizzando lo scatto a raffica e rimanendo il più fermi possibile, si riuscirà anche a sovrapporre i vari scatti con esposizioni diverse in post produzione.

Viaggio fotografico Vulcani delle Eolie e Etna

Mai senza 🙂

Uno degli accessori utili per la fotografia in montagna è il filtro ND. Il filtro permette di mitigare il forte bagliore prodotto dalla neve. E’ come mettersi gli occhiali da sole: la luce non ci da più fastidio, e riusciamo a veder meglio i dettagli. La cosa migliore è usare una gradazione ND4 oppure ND8, che oltre mitigare il bagliore ci permettono di utilizzare diaframmi aperti per sfocare e ridurre la profondità di campo.

Bianco e Blu…Bianco e nero :O

Ultima cosa da tenere bene a mente: quando siamo in montagna d’inverno con la neve, siamo già in una situazione dove la gamma colore è limitata a due colori predominati: il bianco della neve e il blu del cielo.
Quindi una situazione favorevole per la conversione in bianco e nero delle fotografie. Ovviamente si scatta a colori e solo DOPO convertiamo in bianco e nero: cosi abbiamo tutte le informazioni del poco colore presente e questo è fondamentale per i contrasti necessari alla conversione.
Trucchetto da maestro jedi della fotografia: per avere un’anteprima di come potrebbe risultare la nostra foto, scattando i raw possiamo impostare il picture control su monocromatico. Cosi noi vedremo la foto in bianco e nero, ma il file salvato nella memoria sarà a colori.

Viaggio fotografico Vulcani delle Eolie e Etna
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Viaggio Fotografico Sicilia, Isole Eolie ed Etna
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con la preziosa collaborazione di Fabrizio Sambugar
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